Si preannuncia un grande successo visti i risultati del precedente bando e visto il notevole rilancio in termini di benefici a fondo perduto. Tra pochi giorni si aprirà la finestra di un mese per la presentazione delle pratiche per il nuovo bando Agrisolare che finanzia impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Di seguito condivido alcuni appunti utili.
Michele Torri
Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro.
Le domande per la partecipazione dovranno essere inviate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Gse, accessibile dall’Area clienti Gse, a partire dalle ore 12 del 12 settembre e fino alle 12 del 12 ottobre 2023.
Come principale novità, il decreto prevede un incremento dell’aiuto massimo erogabile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione, nonché la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino a un massimo di 1.000 kWp.
In aggiunta, sono state raddoppiate la spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro e la spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro, con una spesa massima per beneficiario pari a 2.330.000 euro.
Per quanto riguarda l’autoconsumo, è stata introdotta una nuova fattispecie, ovvero quella dell’autoconsumo condiviso, soggetto al vincolo che la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non deve superare il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.
Inoltre, è possibile partecipare alla chiamata in forma aggregata, con fabbisogno energetico da considerare quello di tutti i soggetti beneficiari che costituiscono l’aggregato.
Per quanto riguarda gli interventi incentivati, l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 kW e 1 MW sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnico e agroindustriale è ammessa, eventualmente abbinata a sistemi di accumulo e/o colonnine di ricarica per mezzi elettrici.
L’aiuto è concesso sotto forma di contributo a fondo perduto, con percentuali differenti a seconda della categoria di appartenenza.
Per le imprese della produzione agricola, il contributo può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili e comprende un vincolo di autoconsumo (anche condiviso).
Per le imprese della trasformazione agricola, il contributo a fondo perduto può arrivare fino all’80% senza vincolo di autoconsumo, mentre per gli investimenti delle aziende della produzione agricola primaria oltre il vincolo di autoconsumo o autoconsumo diffuso e per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli è concesso un contributo fino al 30%.
Infine, le imprese che beneficiano del primo decreto (precedente bando Agrivoltaico) possono rinunciare alla precedente agevolazione per poter partecipare al nuovo bando. A tal proposito, il Gse sta procedendo al riesame delle istanze pervenute, al fine di valutare la sussistenza dei presupposti per una loro riammissione.
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Conformità alla direttiva RoHS
