
#mixenergeticoeuropa: fonti rinnovabili per l’autonomia industriale.
È strategico nel lungo periodo differenziare le fonti e possibilmente sviluppare un quota sempre maggiore di autonomia industriale. La sfida è importante, le fonti rinnovabili sono parte del progetto sotto il profilo di tecnologia e impiego ma lo devono essere anche dal punto di vista industriale. Le connessione con mondo globale sono indispensabili e necessarie ma gli investimenti in impianti e tecnologie in Italia ed in Europa consentiranno di mantenere un livello di know how e tecnologia strategici. Se l’obiettivo è quello di investire nelle fonti rinnovabili per l’autonomia industriale, le stesse imprese del settore devono investire in know how e processi. Ricerca e sviluppo e professioni qualificate. Senza investimenti non esiste filiera ed il rischio è quello di passare da una dipendenza all’altra.
Il settore del gas in Europa è cambiato radicalmente nel corso degli ultimi dodici mesi. Il 26 agosto 2022, il prezzo del gas ha raggiunto un record storico di 340 euro/MWh al Ttf, dieci volte più alto dei livelli attuali. I consumi si sono ridotti significativamente, mentre Mosca ha perso la capacità di ricattare l’Europa. Mentre i prezzi del gas rimangono volatili e instabili, c’è una grande speranza per il futuro. L’Europa è riuscita a allentare la dipendenza da Mosca, con una quota di mercato inferiore al 10% e flussi di gas intorno ai 20 miliardi di metri cubi. La dipendenza è stata sostituita da altri fornitori come gli Stati Uniti e l’Algeria, che hanno assunto un peso simile a quello che aveva la Russia. La paura e l’incertezza hanno avuto un impatto significativo sul mercato, ma i governi europei hanno contribuito a frenare i prezzi riempiendo i depositi di gas. I consumi nel 2022 sono scesi più del previsto, e quest’anno la domanda è diminuita ulteriormente, con l’accelerazione nell’uso di fonti rinnovabili.
fonte.Sole24h